:: Notturno Felsineo ::

:: Tuesday, March 12, 2002 ::

E questa sera finisce così, con la radio che fa da sottofondo con discorsi che non sto seguendo, gli Mp3 che si scaricano e mi rallentano la connessione, il pacchetto nuovo di sigarette, il gelato che mi tenta dal freezere un bel po' di malinconia. Ho letto il racconto, sai? Ecco, a volte è strano, perché era esattamente la sensazione che ho io da un bel po'. E lascia stare che ci siano state notti in mezzo alle notti in cui non ho spento la luce dandomi da sola la buonanotte, non c'entra e lo sai anche tu. La stessa sensazione, il desiderio di chiacchiere, il primo caldo che porta i rumori dei televisori dai palzzi vicini, quel profumo nell'aria che fa venire voglia di stare fuori, voglia di passeggiare finché la notte non riporta la temperature a qualcosa di più vicino allo standard marzolino...La voglia di sedersi davanti ad una bottiglia e fare mattina a parlare, a sparare quante più cazzate, quanti più sogni, quante più discussioni inutili possibili. Ma non è soltanto un periodo. mi sembra che tutta una magia si sia persa, incanto consumato, ci sono stati momenti bellissimi che ho creduto si potessero riavere ancora e invece le persone si chiudono nelle case e nelle loro abitudini e io sto qui. Non credevo che questa casa vuota mi avrebbe dato tanta malinconia. Da quando mia madre è partita passo quasi tutto il giorno da sola, dalla mattina alla sera, vado a fare la spesa per trovare il modo di impegnare il tempo con qualcosa che non siano le mie interminabili ore davanti a questo schermo, o su qualche libro. La sera adesso ho le prove e anche lì sono ferma, seduta quando va bene, in piedi in una angolo quando è peggio, in silenzio, ad aspettare, mentre gli altri lavorano, che venga il momento della mia battuta. Poi esco e spero di vederti, di vedervi, di passare il più tempo possibile con te, con voi, prima di tornare qui e accendere la radio, il computer, il cervello, il cuore.
E penso quando sono qui da sola, penso un sacco, penso anche un sacco a te, a quanto mi fa male vedere che non posso più esserti utile in nulla, che non posso aiutarti io dove invece potrebbero fare altre che non vogliono, non possono, non hanno tempo, non hanno voglia, e io che spesso tempo e voglia li avrei, mi sento di troppo, invadente e trovo le conferme spesso nei tui sguardi, nelle piccole cattiverie di cui nemmeno ti accorgi, nello schernirti che ormai ha preso come abitudine. Mi fa male vedere e sentire e mi fa rabbia e mi prende questa tristezza strana e malinconica, dolceamara che sa di passato e ricordi che stringono forte il cuore.
E magari faccio aggiustare la bici e domani o prima o poi torno a pedalare per bologna di notte con il walkman e annuso e guardo e aspetto, aspetto, aspetto...
:: Tanachvil 3:47 PM Noctupermalink ::
...