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:: Thursday, February 28, 2002 ::
Serate come questa sono rare e preziose, quelle in cui l'aria diventa carica e il cielo è pieno di nuvole, che, contro quel blu chiaro della prima serata, fanno disegni in continuo movimento. C'è profumo di primavera, l'aria punge di già, la voglia di tornare al mio bosco si fa più forte del solito. Mi chiamano i sambuchi sul bordo del prato, mi chiama il fiume insinuandosi tra i sentieri, mi chiamano i rovi e i rami uncinati, mi chiama il profilo del colle. Adesso che il peso dell'esame è passato tutte le cose che avevo messo in standby si riaffacciano, idee, problemi, desideri, e non stanno zitte, mi affollano la testa e il cuore in un caos meraviglioso...forse sento solo la primavera che si avvicina a piccoli passi, l'aria della notte carica di profumi in boccio, le voci della gente sotto i portici nella splendida notte di luna che abbiamo appena passato.
Una luna da mozzare il fiato, enorme e splendida, l'ultima cosa che ho salutato prima di dormire stanotte, sotto il piumone pesante, tra le lenzuola che sanno di pulito.
Vorrei averti accanto certe notti, fare finta di niente e fare come i bambini che dimenticano in fretta proibizioni e ostacoli e tornano subito a chiedere "Mamma, me lo prendi?". La bimba un po' egoista che ho dentro a volte si addormenta pensando a te, anche se ormai molte cose si son spente, anche se una buona dose di razionalità e di disillusione le impediscono di andare oltre. Ma quando il vento fa scricchiolare i coppi sopra la mia testa e suona una canzone violenta e triste tra i camini e i tetti di Bologna mi spieghi come potrei dormire? Sono poi bravina alla fine, anche se a volte i nervi mi partono completamente, ma sto imparando a sedare le emozioni, a controllare i desideri, a zittire gli imperativi, e presto nemeno tu ti accorgerai più di nulla, sempre che il vento non mi porti, come stasera, a scrivere qui quello che davvero mi passa per la testa ed il cuore.
E c'è voglia di sognare sogni che non siano già predeterminati, di scoprire che per una volta la fine può non essere nota e qualcosa mi può sorprendere in positivo. Ma se sogno da sola non modifico tutta la realtà, c'è sempre il mio sogno che cozza con quello degli altri, e non funziona. E' come se sogni lasciati in un cassetto mi stessero chiamando sempre più forte e a lungo andare non riesco a non rispondere, perché dovrei?
:: Tanachvil
11:00 AM Noctupermalink ::
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